Servizi per aziende, pubblicitàServizi per aziende, pubblicità

Ottengono l'appalto senza le visure dalla camera di commercio

Si tratta di quanto avviene per la costruzione del nuovo ponte di Vocemola. La denuncia arriva dall'opposizione comunale, che si chiede come mai siano state chiamate delle ditte senza verificare le visure camerali in una gara di appalto. La procedura è trasparente: per il Comune, l'urgenza dell'intervento (il ponte è a rischio crollo) costringe a chiamare delle ditte edili senza alcuna gara.

Il problema è che la situazione del ponte è tale dal 1970 e l'opposizione si chiede come mai tanta urgenza esclusivamente in quel momento. Il Comune, dopo aver richiesto invano finanziamenti al Ministero per le Infrastrutture, aveva contattato per la realizzazione del ponte ben venti attività.

Solo quattro di queste si sono presentate all'appello e, senza passare da un confronto delle visure camerali, si sono messe al lavoro. La notizia è arrivata da alcuni militanti No-Tav, che hanno notato i lavori sul ponte della discordia e hanno denunciato quanto accadeva. Delle venti ditte interpellate, alcune destano preoccupazione nell'opposizione.

Verificando le visure camerali online, infatti, si scopre che alcune di queste ditte sono state coinvolte in inchieste per il crollo di alcuni edifici su commissione pubblica, mentre alcuni imprenditori contattati sarebbero già stati condannati per varie vicissitudini sia dal punto di vista fiscale, sia in violazione delle norme edilizie (come appalti truccati e discariche a cielo aperto).

Anche se l'opposizione presenta i suoi dubbi sulle visure camerali, i lavori procedono. Qualche giorno fa, il Comune invia un pagamento a una ditta che sta lavorando al ponte e due notizie destano preoccupazione: la ditta destinataria è un'azienda che ha già lavorato in una zona vicina, svuotandola a detta dei detrattori, mentre i nuovi lavori sul ponte inizierebbero a dare segni di cedimento durante i lavori.

Non è dato sapere cosa il Comune stia preparando per il ponte, ma il confronto con le visure camerali avrebbe fornito qualche elemento in più e chiarito i dubbi che adesso stanno attanagliando l'opposizione e i militanti No-Tav.

Nel frattempo, continuano le proteste attorno alla nuova costruzione del ponte. La vicenda resta a oggi in linea con le normative nonostante i dubbi e si spera che il ponte possa tornare in funzione quanto prima.